Carlo Spada dice di essere quello che ha ascoltato, quello che ha visto, le persone che ha incontrato, i libri che ha letto. Ma non se lo ricorda.
Sa che non gli piace: la confusione, il caldo afoso, l’autoritarismo, il perbenismo, la gente che straparla, quello che sa tutto e se non lo sa ha sempre un cugino che lo sa, le persone che urlano, quelli che quando gli dici che una cosa è di tutti pensano che è di nessuno, le persone che non hanno buon senso…
Sa che gli piace: la libertà, il mare, il freddo, la corsa a piedi, leggere, le persone che fanno senza proclami; le persone che rispettano la fila, ascoltare, il colore blu, scrivere, i cani…